domenica 24 maggio 2009

oscuri dei


Camminava spensierata per le vie insonni della città tentacolare canticchiando una vecchia canzone di Cat Power. Era svelta, armata, e non aveva paura.
Era convinta che i suoi trucchi e le sue magie, ancora una volta, avessero funzionato, ingannando i suoi nemici.
Non lo sapeva, ma aveva sfidato la sorte una volta di troppo, e la dea oscura sarebbe accorsa a reclamare la sua anima.
Il destino arrivò come un urto violento, da dietro, che la gettò a terra tramortita.
Un fiotto caldo le inzuppò i vestiti: si rese conto che era il suo sangue.
Credeva che tutto sarebbe diventato vago fino a scomparire, e invece ogni cosa assunse una chiarezza cristallina, ultraterrena - il mondo divenne un luogo spaventoso, popolato di esseri oscuri che la chiamavano e di luci scintillanti che vorticavano.
Poi apparve di fronte a lei la visione più spaventosa - un volto bianco, gelido sorriso, occhi vuoti.
"I miei clienti mi hanno chiesto di recapitarti un ultimo messaggio" scandì il killer "Vai a fare in culo, troia".
Poi si svegliò, urlando.

Nessun commento:

Posta un commento