domenica 1 gennaio 2017

M I L L E N N I U M



                                                                                                                                                                 Una sera, mettendo da parte la diffidenza verso i libri troppo famosi, andai al cinema a vedere "Uomini che odiano le donne", tratto dall'omonimo romanzo di Stieg Larsson - e come accadde a migliaia di persone prima di me, mi innamorai dei personaggi, e ammirai l'abilità con la quale lo scrittore, attrverso un plot avvincente, veicolava i messaggi che riteneva importanti: lotta contro chi esercita violenza sulle donne, contro le ingiustizie e le sopraffazioni.
Con l'autore scoprii altre affinità come l'antirazzismo, l'amore per la fantascienza e i problemi di cuore...certo, lui contro il razzismo ha fatto molto più di me , che mi sono limitato a militare, e io, a differenza di lui, con il cuore mi sono fermato ad un passo dal precipizio, senza caderci..Fui quindi preso dalla febbre di conoscere il seguito della storia - un libro me lo imprestarono, l'altro lo comprai - ma non mi bastava.
Così partorii l'idea di andare a Stoccolma alla ricerca dei luoghi, delle atmosfere, della realtà alla base dell'invenzione romanzesca.
Da quest'esperienza è nata una guida ufficiosa, stampata in una sola copia, ma le cui immagini sono reperibili nel mio album su flickr.   continua

sabato 25 gennaio 2014


Tre racconti stravaganti con : Daphne, Spencer Kube, elefantini rosa e coniglietti bianchi, le ragazze di 'Only the Truth', un sacco di supercattivi, qualche demone, androidi, botnet e pure l'archeologa snob. Con una colonna sonora a cura di: System of a down, Tuxedomoon, Cat Power, CCCP, Einsturzende Neubauten, The Black Keys.

venerdì 17 giugno 2011

cercando lisbeth - gamla lundagatan -

Dopo aver letto d'un fiato la trilogia di Stieg Larsson, ed aver deciso di visitare la città teatro delle vicende ivi narrate, mi serviva una guida che mi prendesse per mano e mi conducesse nei luoghi topici - così acquistai "La stoccolma di Stieg Larsson" edita da Marsilio: molto suggestiva!
Trovai tutti i luoghi descritti con facilità, salvo Lundagatan, la strada dove al numero 47 Lisbeth aveva abitato per tanti anni prima di trasferirsi in Fiskargatan - qui sbagliai qualcosa o forse interpretai male le indicazioni e arrivai in una stretta strada sterrata; perplesso chiesi lumi ad una gentile signora che portava a passeggio il cane, la quale mi spiegò che di Lundagatan ce n'erano due: la vecchia (gamla) dove mi trovavo io e la nuova: la casa che cercavo si trovava nella nuova; tuttavia mi consigliò di proseguire ugualmente, perche la vista, in cima, meritava: infatti, aveva ragione!

martedì 7 giugno 2011

foudation's edge - una critica 2

Un'altra caratteristica della mitologia che Asimov negli anni costruisce è la freddezza: non è di scena l'umanità, ma un gioco intellettuale privo di pathos - è il tentativo di creare una mitologia senza miti, nè leggende - mancano anche gli archetipi umani, quindi. E i personaggi non hanno spessore, nè credibilità e neppure sono simpatici - come già accadeva con la dottoressa Calvin, del resto.
Ma cosa muove questi uomini/donne? Non si sa...
Dopo questo strazio,  ho sentito l'insopprimibile bisogno di rileggermi le avventurose vicende del giovane pittore Jantiff Ravensroke, narrate con la solita maestria dal grande Jack Vance...alla faccia del fatto che sia fuori moda (guardavo oggi da Feltrinelli: neppure un suo libro negli scaffali - pieni di trasposizioni romanzesche di videogiochi, di vampiri, Evangelisti e Asimov - sigh!).

lunedì 6 giugno 2011

Foundation's edge - una critica


Si sa che di solito tutti i libri, anche i più brutti ed illeggibili, diventano capolavori nelle brevi presentazioni della quarta di copertina; ed è proprio il caso del quarto capitolo della saga della fondazione: un romanzo noioso, con una trama colabrodo, personaggi bidimensionali e dialoghi scontati e didascalici, diventa "...una straordinaria avventura dell'intelligenza e della fantasia".
Non che io mi sia affidato a queste parole per decidere di acquistare il libro - Asimov era un mio idolo, quand'ero bambino; semplicemente, ero curioso di sapere come andava a finire. La saga, intendo.
Non mi facevo illusioni, sia chiaro: degli ultimi libri del 'dottore' che avevo letto, due mi avevano profondamente deluso - sto parlando del terzo capitolo della serie di Elija Biley e Daneel Oliwaw e di Nemesis. Per tornare a bomba, la differenza più vistosa di questo romanzo rispetto ai tre scritti negli anni 50, è la sua lunghezza esagerata; e l'accenno ad un possibile collegamento con la serie dei robot, spiegabile solo con il tentativo maldestro di cucinare un piatto unico, con il risultato di rendere tutto davvero indigesto, anche gli ingredienti migliori - uno degli aspetti più antipatici ,comunque, rimane la sensazione che la fondazione sia una trasposizione romanzesca degli Stati Uniti; mi spiego meglio: se Asimov si è ispirato all'impero romano nel creare il suo impero galattico, non è forse legittimo pensare che gli Stati Uniti siano il modello per la Fondazione? Destinati, come lei, a costituire un nuovo impero, il secondo...continua

venerdì 15 aprile 2011

bavaresina al caffè amaro

Ecco un'altro classico intramontabile, il cui inconfondile gusto amaro ricorda un pò la panera. Ingredienti: 100 gr. di zucchero 250 ml di latte 800 gr. di panna da montare 4 fogli di colla di pesce 4 uova (2 intere + 2 tuorli) caffè liofilizzato q.b. Preparazione: scaldare il latte in un pentolino, quando sta per bollire spegnere ed aggiungere la colla di pesce precedentemente ammollata in acqua fredda. Montare lo zucchero con le uova, quando il composto sarà spumoso aggiungere delicatamente il latte, poi riporre in frigo. Montare la panna e unirla agli altri ingredienti, mescolando vigorosamente; riempire le coppette e lasciare in frigo x almeno mezza giornata. Servire con panna montata, chicchi di caffè, cacao in polvere e caramello.

venerdì 24 dicembre 2010

fear


fear, inserito originariamente da roberto.pastene.
"Il vampiro ha un corpo, ed è il suo corpo.
Non è nè morto nè vivo, ma vivo nella morte.
E' un'anormalità;l'androgino nel mondo fantasma;
un paria tra gli amici."
Montague Summers